martedì 25 ottobre 2011

Pastina e ricotta



Digitando su Google le parole “ingredienti formaggino” si apre un mondo infernale fatto di forum di mamme che discutono dei pro e dei contro, che si chiedono se sia meglio il tradizionale o l’ipolipidico, o che decidono di seguire diligentemente i consigli dei loro pediatri senza farsi domande, propinando tutti i giorni alle creature il formaggino della nota marca che è anche un aggettivo possessivo ma che io ho deciso di non possedere. Quello che non si riesce a trovare sul noto motore di ricerca, che inizia con la G ma tanto l’ho già nominato prima perché mi fa simpatia a differenza della nota marca di formaggini che fa tra l’altro parte di una multinazionale che inizia per N e finisce per E accentata e che si cerca di boicottare ma ogni tanto è difficile perche con tutti questi marchi non ci si capisce niente e poi perché il caffè pubblicizzato dal noto attore americano che fa appunto parte di questa multinazionale è buono e quando te lo offrono pare brutto dire di no, è un elenco ufficiale di questi benedetti ingredienti del formaggino. Sì, è vero, la frase precedente ha il verbo dopo sei righe di inciso, ma se la leggete tutta d’un fiato fila. Insomma ma di cosa è fatto questo benedetto formaggino? Chi lo produce deve scriverlo per forza sulla confezione in carattere minuscoli ma sul sito mica lo scrive, chissà perché. Comunque il formaggino, questo fantasma, sembrerebbe essere fatto di un generico formaggio di non si sa quale animale, acqua, siero di latte concentrato, crema di latte, proteine del latte, sali di fusione citrati di sodio e citrati di potassio, correttore di acidità acido citrico. Troppa roba. Invece la ricotta della salsamenteria è fatta di latte di pecora e basta, dopo due giorni va a male perché è un prodotto fresco, ha un buon sapore e a Nina piace. Fine della polemica.

La pastina con la ricotta è buonissima. Ho iniziato a farla per necessità perché Nina mangiava qualsiasi cosa se la mischiavo alla ricotta. Ora che è grande (ihih, ha quasi 11 mesi) e che ha un palato fine non ho più bisogno di questo espediente, ma la pastina con la ricotta ha guadagnato la dignità di ricetta. Come al solito è tutto molto semplice: in un pentolino bello piccolo (così si fa prima) si mette a bollire l’acqua, poi si buttano tre cucchiai di pastina e intanto si stempera la ricotta con un po’ di acqua di cottura. La pastina si serve con la sua acqua, si aggiungono un po’ di parmigiano e un goccio d’olio e poi si mischia la pastina con la ricotta. Alla faccia del fantasma formaggino.

5 commenti:

  1. ah beh, non sono stata la prima a commentare solo perchè oggi sono stata impegnata con un controtrasloco. Mi sa che inizierò a farmi anche io queste pappe pur avendo tutti i denti in bocca (sottoscrivo il boicottaggio del formaggino svizzero)

    RispondiElimina
  2. @federico per il vortice mi sono ispirata ai giri strani che fanno i capelli di Nina.
    @Roberta beata te che sei impegnata in un controtrasloco. noi colla flemma del nostro capocantiere di questo passo traslocheremo e dovremo subito dare le chiavi di casa a Nina.

    RispondiElimina
  3. verissimo, gli ingredienti di questi "formaggini" fanno impallidire! Il mio è ghiottissimo, oltre che di ricotta (sia di mucca che di pecora eh!) anche di robiola (quella fresca, non quella confezionata piena di conservanti!)
    ciao :)
    Laura

    RispondiElimina
  4. proverò anche la robiola, poi ti faccio sapere!

    RispondiElimina